DomPalme - Parrocchia Sant'Antonio di Padova

Parrocchia Sant'Antonio
di Padova
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Domenica delle Palme
Gesù sta eseguendo il piano del Padre. L’ultima parola che viene detta da Gesù, secondo Matteo, è la citazione del Salmo 22, «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che non esprime solo il suo dolore nel sentirsi abbandonato da tutti, ma è la chiave di tutto. Se infatti andiamo a leggere quel Salmo, vedremo il suo dramma reso preghiera, ma tutto intero, fino alla gloria, resurrezione compresa. Per capire dove porta il suo dolore bisogna leggere quel Salmo. Quando Dio entra nella nostra esistenza inizia a svelarsi che la nostra storia non è solo una concatenazione caotica e irrazionale di avvenimenti, ma c’è in atto – in modo inspiegabile – un disegno di Dio che è sempre un disegno di salvezza. Esistono i nostri peccati, esistono le ingiustizie subite; i dolori vanno leniti, curati e, se possibile, evitati. Ma c’è un piano che Dio, malgrado il male che noi facciamo o subiamo, comunque porta avanti. Dio sa trarre fuori il bene dal male. E ha un solo progetto, come dice san Paolo: «Vuole che tutti gli uomini siano salvati» (1Tm 2,4) e lo offre sempre e comunque, in tutte le cose che ci accadono. Da dove viene il Covid-19? Non lo so, chissà se lo sapremo mai veramente... (ma alla fine è questa la cosa essenziale?) Ma si può trovare il filo della nostra salvezza nascosto anche in questa situazione. Se Dio ha salvato il mondo per mezzo del più grande dei delitti, la croce di Cristo, e ha rovesciato in salvezza il male che ha subito, la nostra fede annunzia che anche nel dolore immenso di tanti, nelle persone morte senza i loro cari accanto e in tutto ciò che è sotto i nostri occhi – con tutte le ripercussioni sanitarie ed economiche che finiranno addosso ai più deboli, tragicamente – c’è una occasione di salvezza. Non è un meccanismo automatico. È un’offerta di Dio. La croce di per sé è solo un patibolo, Cristo l’ha fatta diventare atto di amore. Questa è l’occasione presente. C’è una passione in corso, ma può essere vissuta nell’amore. La nostra resta sempre e comunque una storia di salvezza. L’ascolto della Passione di Gesù ci aiuta a comprendere quello che un po’ spavaldamente ripetiamo a qualcuno quando gli diciamo: “Ti voglio un bene da morire”. Gesù soffrì tanto perché tanto amò. Ma se si soffre perché si ama è altrettanto vero che si riesce a sopportare quel soffrire radicale soltanto se si ama. A comprendere tutto ciò sono solo le donne e il centurione pagano: gli unici che riconoscono che quando si è in grado di morire d’amore e non si può che essere da Dio: “Veramente quest’uomo era figlio di Dio!”. Cosa ti impedisce di imitare l’amore che Gesù ci mostra in questi giorni santi?
Parrocchia Sant'Antonio di Padova
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Quartu Sant'Elena
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